Secondo uno studio affidato da Snapchat a Foresight Factory e intitolato “Il futuro dello shopping”, per dare nuova linfa vitale ai punti vendita è essenziale che i retailer seguano la strada della tecnologia, dalla realtà aumentata allo smartphone nei negozi.
La pandemia ha spinto molto in avanti il digitale e ha dato un grosso aiuto al settore dell’eCommerce mentre ha penalizzato i negozi fisici.
La ricerca, condotta in 12 Paesi a livello globale, ha fatto emergere quelli che sono i punti caldi del divario tra acquisti online e nella vita reale. In particolare, è stato dimostrato che la realtà aumentata potrebbe avere un grosso potenziale nel colmare la distanza: in Italia si potrebbe evitare il 37% dei resi se si utilizzasse la tecnologia di RA per far provare i capi prima dell’acquisto.
Dallo studio emerge infatti che il 13% dei consumatori italiani ha già utilizzato l’AR nel processo di acquisto e di questi il 56% è stato incoraggiato a comprare qualcosa.
Il 24% dei consumatori italiani si aspetta di incrementare il proprio utilizzo dei try-on virtuali nel prossimo anno e questo potrebbe portare un grosso vantaggio per gli eCommerce soprattutto in termini di ricavi. Anche perché secondo oltre due intervistati su cinque, ovvero il 42%, una delle grande barriere nel commercio online è l’impossibilità di provare i prodotti prima di acquistarli.
Un altro ruolo chiave è ricoperto dallo smartphone: oggi è il canale preferito dal 31% dei consumatori per lo shopping, una percentuale che sale fino al 43% se si considera la Gen Z e al 46% per i Millennial.
Il 57% degli italiani usa lo smartphone in negozio per cercare maggiori informazioni su un prodotto e il 52% per confrontare i prezzi. Sono percentuali molto alte che potrebbero far pensare ai retailer a un modo per sfruttare questo comportamento integrando proprio lo smartphone nel processo di vendita in store, in ottica multicanale.
fonte: business24tv.it